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IL COLTELLO IN TASCA

(2009)

Ci sono tanti modi per sentirsi sicuri. A volte basta avere un coltello in tasca. Basta averlo sin dai tempi della scuola. Con quel coltello puoi imporre la tua volontà, puoi far sentire gli altri più deboli, puoi convincere te stesso di essere importante. Ma quel coltello può diventare anche facilmente l'unico filo rosso che unisce ogni gesto della tua vita.
Saverio, cresciuto con la spregiudicata sicurezza che un coltello possa risolvere ogni cosa, continua a mettere in pratica atteggiamenti spavaldi e comportamenti arroganti propri di chi confida appunto in un coltello più che sulla propria ragione.
Neanche la malattia del fratello riesce a scalfire la corazza che nel tempo si è andato costruendo.
Tuttavia, un incontro inaspettato cambierà il corso della sua vita, mandando in frantumi tutta la sua sicurezza .
Attraverso una serie di flash-back, Saverio ripercorre la sua carriera fatta di microcriminalità, soprusi e violenze, nonché la sua iniziazione, da parte di un boss di quartiere, alla legge che sembra regolare l’intero universo in cui vive, vale a dire la legge del più forte.
Ma Carlos, uno strano clown dotato di profonda saggezza che passa il suo tempo a regalare sorrisi ai piccoli degenti dell’ospedale, nel quale Saverio si imbatte durante le sue visite al fratello, saprà condurlo per mano fino a fargli scoprire lentamente e sorprendentemente che l'essenza più profonda dell'uomo non risiede nella capacità di costruirsi una maschera, bensì nel dare spazio a quello che si è veramente, aprendosi in tal modo la strada ad un futuro nuovo e sicuramente migliore.
Conoscere se stessi è l'unico modo per gettare via un coltello che per troppo tempo si è tenuti in tasca.

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