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NON COLPEVOLE

(2008)

L’11 Aprile del 1961 viene processato davanti al tribunale di Gerusalemme Otto Adolf Eichmann./ Il criminale nazista nega ogni responsabilità personale di fronte ai quindici capi d’imputazione che gli vengono contestati, asserendo di aver obbedito solo ad ordini superiori. Così, con quella sua aria all’apparenza mite, con quel suo mostrarsi uomo tranquillo,normale, Eichmann incarna perfettamente l’immagine spaventosa di un grigio, efficiente burocrate al servizio del male, un impiegato modello, insomma, specializzato nello sterminio scientifico degli esseri umani. Il testo ripercorre le fasi di questo processo, che, se non lascia alcun dubbio sul verdetto finale di colpevolezza, apre però una serie di riflessioni su come la grande macchina hitleriana della soluzione finale si possa essere servita, oltre che di belve feroci del calibro di Himmler o Goebbels, anche di mille altri esecutori fedeli e ciechi degli ordini ricevuti.L’Olocausto è stato certo opera di menti diaboliche ma anche di freddi e precisi tecnici che nella loro normalità si somigliano tutti e soprattutto cisomigliano. Il caso Eichmann dimostra che quanto più il male può apparire banale tanto più bisogna temerlo. 

 

 

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